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Bloccato dal bel tempo. Memoir di un medico perplesso – Fabio Biferali

2024/06/14 - Attualità, Biblioteche, Letteratura, Narrativa contemporanea, Presentazione di: MG Colombo
Bloccato dal bel tempo. Memoir di un medico perplesso – Fabio Biferali

Biblioteca Flaminia
Bloccato dal bel tempo. Memoir di un medico perplesso
Fabio Biferali
13 Giugno 2024

Tra esperienze finite e amori infiniti, Fabio Biferali, clinico e drammaturgo, accumulatore seriale di esperienze professionali narrate in modo romanzesco in Bloccato dal bel tempo. Memoir di un medico perplesso, dipana il filo della sua vita partendo dalla condizione umana per eccellenza: la malattia.
Condizione che, vissuta personalmente da bambino, lo ha portato, come Moravia, ad una attenzione non banale verso l’umanità, vissuta nelle sue contraddizioni sogni paure, nonchè ad intense letture che affiorano in colte citazioni per tutto il libro.
Nato come esercizio terapeutico, in un momento di pausa forzata dovuta al contagio Covid, il libro ha esiti letterari di rilievo nel ripercorrere la lunga carriera professionale del Medico, dal Vecchio Pellegrini di Napoli, ove tra vicolo e corsia non esisteva differenza, al S.Giacomo di Roma, ospitante l’intellighenzia degente romana e inopinatamente chiuso per vicende speculative.


C’è nel libro l’impegno civile dell’Autore, nell’Italia degli attentati e delle catastrofi naturali, gli interessi culturali sollecitati ed esercitati grazie alla partecipazione a trasmissioni radiofoniche, come Medicina Letteraria.
E poi le vicende affettive, la sottomissione appassionata alle bellezze naturali di Napoli e Roma, evocate in gara di sintesi eloquente con Twain, Stendhal, Baudelaire.
La lettura intensa di Sara Vitagliano, Olga D’Antona, Brigida D’Avanzo di alcuni brani del testo hanno offerto un significativo assaggio delle capacità narrative con cui Fabio Biferali, sulla scia di quel dott. Mario Tobino che nel 1962 vinse il Premio Strega, restituisce in modo romanzesco le più varie esperienze cliniche, partendo da un atteggiamento di vigile inesauribile empatica curiosità.
Il libro è corredato da immagini d’epoca che rendono omaggio ad alcuni dei tanti personaggi del mondo della cultura dello spettacolo della politica con i quali Biferali ha stretto solidi rapporti di amicizia.
Complice la moglie Nadia Giliberti, presente in sala e di gradevole socievolezza, evocata in vari momenti che la vedono artefice di serate colte e gourmet, ospite di straordinaria seduttività, capace di mettere insieme, nel suo salotto letterario, Andreotti e Morucci e di inguaiare a vita, nell’Agosto del 1980, lo spensierato dottorino Biferali in Vespa sulla fatale discesa per Posillipo.

La galleria di personaggi, colti nell’espressività dialettale, nelle caratteristiche temperamentali aderenti al genius loci, rimandano all’immediatezza narrativa dei Racconti Romani di Moravia.
Ma anche alle pagine di Oliver Sacks.
Ci vorrebbe una Penny Marshall nostrana capace di trasporre i contenuti di Bloccato dal bel tempo in immagine cinematografica o, meglio ancora, un partenopeo Harold Pinter a sottolineare teatralmente i risvolti filosofici della medicina affabile del dott. Biferali, unitamente all’attenzione all’ambiente, al dato storico civile, alle riflessioni filosofiche sulla natura più profonda della malattia in sè
Tema di così drammatica attualità tra gli sfaceli esistenziali di questo nostro Tempo in cui i continui tagli al Sistema Sanitario stanno rendendo la cittadinanza vittima inerme e sconsolata della privatizzazione .
Rane bollite, per dirla con Chomski.

 

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