Non cade certo nell’archetipo hype della #presentazionelibri, Alessandro Piperno ospite di Simona Cives, nel suggestivo chiostro della Casa delle Letterature di Roma.
Rompe felicemente gli schemi tanto classici quanto stucchevoli, e con autoironia e fluido eloquio si interroga e si risponde, dichiarando efficientismo ed esplicito narcisismo autoriale.
Prospettiva inedita ed accattivante che ha subito coinvolto i numerosissimi presenti all’ascolto del quinquennale piano di elaborazione e stesura del romanzo Di chi è la colpa , che, non solo per le sue quasi 300 pagine, si propone come erede 2.0 del romanzo vittoriano.
Evoca da subito i ragazzini dickensiani lo scricciolo che si prende la scena sin dall’esordio del libro con le sue passioni per il pleistocene, l’ansia per le pene corporali inflitte da un equivoco supplente, un padre descritto a tutto tondo nella sua forte fisicità e fragilità temperamentale, preda del demone debitorio efficacemente tinteggiato da George Eliot.
Promette, sul filo della sottile continua ironia, colpi di scena spettacolari Alessandro Piperno, tali da far impallidire tante garbate asfittiche contemporanee autofiction, più attente al magico mondo dei social, inossidabile, come ognun sa, al penitenziale e al tempo lungo narrativo, che al letterariamente efficace.
Alternando tono alto a quello gergale e financo fumettaro spirito, Piperno, già vincitore del premio Campiello Opera prima, del premio Strega e, in Francia, del Prix du meilleur livre étranger. si conferma grande autore originale, capace di prendere il lettore per capacità descrittiva, evocativa in continua attrattiva fluttuazione di stile ed empatia esistenziale..