A chi ha sempre creduto nelle favole.
A chi non ci ha mai creduto.
Felicia Kingsley
Se Felicia Kingsley precisa da subito che i personaggi del suo libro, Matrimonio di convenienza, sono assolutamente fittizi, Bianca Pitzorno, nostra straordinaria depositaria di memorie, riportando sul suo blog la notizia del matrimonio di convenienza della figlia di Thomas Mann, evoca precisi fatti, luoghi e persone, e ne sottolinea la portata politica, sociologica ed umanitaria.
Ieri come oggi, con preciso riferimento alla vicenda che ha coinvolto Domenico Lucano, sindaco di Riace.
“Nell’Europa democratica che si opponeva a Hitler, detentore ‘legale’ del potere in Germania, matrimoni del genere erano frequenti e nessuno si sognava di condannare chi li contraeva.
Molti ebrei ebbero salva la vita in questo modo, ma anche molti oppositori al nazismo.
Voglio ricordare fra tutti Erika Mann, primogenita dello scrittore Thomas, attrice comica, che per aver sbeffeggiato Hitler nel suo cabaret ‘La Pepaiola’ fu perseguitata e privata della cittadinanza tedesca.
La salvezza le venne dal matrimonio ‘di convenienza’ col poeta inglese Wystan Hugh Auden, che le permise di ottenere la cittadinanza britannica. Lo sapevano tutti, comprese le autorità inglesi.
Ma a nessuno venne in mente di condannare e neppure di criticare quel matrimonio che liberò Erika dalla condizione di clandestina e le salvò la vita.”
In seguito, Erika Mann emigrò negli Stati Uniti, divenne giornalista per la BBC, continuò, come scrittrice e conferenziera di successo, nell’impegno contro il Terzo Reich con numerosi libri, che si interrogavano sulla tragica formattazione di un popolo di poeti e pensatori.
Con il celebre padre,Thomas, anche lui emigrato in America, intrattenne intensi rapporti di condivisione intellettuale e sentimentale raccolti in Mein Vater, der Zauberer (Mio padre, il mago).