Chiaccherando ( non senza ansia) al MAXXI, con Guillermo Calzadilla e Telmo Pievani di arte, riscaldamento globale, biologia, filosofia, futuro.
Con Petrified petrol pum, pompa di benzina in calcare, inquietante feticcio, reperto futuribile, prossimo venturo della nostra civiltà in via di estinzione, Allora & Calzadilla denunciano le irrisolte criticità legate al quadro ambientale politico economico del nostro tempo, già autorevolmente denominato Antropocene negli ottanta dal biologo Stoermer e ripreso nel 2000 dal Premio Nobel per la chimica Paul Crutzen nel libro Benvenuti nell’Antropocene
Lo humor nero del duo portoricano si esercita attorno all’ (ab)uso delle fonti energetiche, alla sopraffazione militare, alla miopia della gestione economica, con una capacità di denuncia singolare, che esonda dalle particolari situazioni politico/ambientali rappresentate nei loro lavori, per universalizzarsi e divenire sinistro paradigma di globalizzazione.
Promossa a pieni voti da homo videns e da sensibilità millenials, la Video Art fa ormai, dagli anni ’60, parte della sfera delle arti riconosciute, con la capacità di contaminare tecnologia e creatività, con prorompente forza e immediatezza da confini tradizionali, per far vivere in presa diretta emozioni e sensazioni.
Lo conferma la mostra Blackout al MAXXI, ove il duo Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla, artisti, testimoni e cronisti, fan vivere allo spettatore virtualmente, in una sorta di total immersion, le problematiche legate al loro tempo e al loro territorio.
Basta una tromba collegata alla marmitta di uno sgangherato motorino sulle strade dell’isola di Vieques, Portorico, per commemorare attraverso una insolita produzione musicale, beffarda e orgogliosa ad un tempo, la demilitarizzazione della zona e la riappropriazione del territorio.
Così Homar percorrendo il circuito dell’isola. rimarca il suo territorio. Come dire lo sberleffo e l’orgoglio dei vinti alla riscossa.
Basta un tavolo a gambe all’aria, autarchicamente accessoriato di motore, per trasformarlo in barca in grado di circumnavigare la martoriata isola di Vieques, al largo di Portorico, e offrire un drammatico colpo d’occhio sullo stato dell’Isola.
Al timone un portoricano, i cui primi piani la dicono lunga sul misto di dolore, determinazione, orgoglio di una comunità che certifica il disastro del suo territorio, operato dall’esercito statunitense, che per 60 anni, fino al 2003, ha utilizzato l’Isola per esercitazioni militari,
Ed ecco che un gesto di dadaista creatività si trasforma in una denuncia fortissima dello scempio dell’ecosistema,
Celebrazione provocatoria di quella che Colombo definì “isla del encanto”, ridotta ad ambiguo “stato non incorporato”, preda di crisi strutturali e naturali, l’informe mostro Blackout.
Nota in margine alla Video Art:
” E’ forse il caso di parlare di nuove sensibilità: altri modi di concepire l’esperienza creativa in relazione ad una domanda culturale in trasformazione.Le nuove sensibilità comportano però una mutazione della stessa definizione di arte, resa sempre più ibrida nella contaminazione tra i diversi specifici artistici, sempre più multiculturale nella complessità dello scambio sociale interetnico, sempre più multimediale nell’interazione con i diversi linguaggi di comunicazione, inscritta nella progressiva convergenza dei media.”
Carlo Infante