Paola Gaglianone, Daniela Picconi, Christian Raimo, Marino Sinibaldi, un folto gruppo di cittadini ne avrebbe voluto parlare, come da programma di LibriCome2017, con Luca Bergamo, vice sindaco/assessore alla cultura, dalle h11 alle h12.
Ma l’Assessore non c’è.
Quando, esaurite le benevole battute, la sala cominciava a rumoreggiare e si facevano strada rimostranze, ipotesi e dietrologie, Luca Bergamo è finalmente giunto alle 11,39 non più in tempo per trattare il tema, a causa del rigido cerimoniale di LibriCome, del frenetico avvicendamento degli appuntamenti di Confini e soprattutto dell'(im)pazienza dei numerosi presenti/utenti accorsi a sentire le news sulle Biblioteche di Roma, ma non solo.
Arruffato come un gatto, con una vistosa ingessatura alla mano, con mossa grillesca ha subito disinnescato i malmostosi umori della platea, dichiarando di aver avvertito dal giorno prima l’Organizzazione del ritardo.
Ha poi squadernato succintamente, come imponeva il risicato tempo rimanente, i progetti della Giunta, affidati nero su bianco alla ormai mitica Delibera 126, cui spetteranno le attività di promozione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale di Roma con particolare attenzione, tiene a sottolineare, al “sistema Istituzione Biblioteche punto di riferimento strutturale per la promozione e la diffusione della cultura e dell’arte contemporanea“.
Citazione che vuol dire tutto e niente.
Non resta che attendere, come da Delibera, l’ormai prossimo 1° aprile 2017, per rendere operativo l’ambizioso progetto che vedrà il coinvolgimento e la ridefinizione delle attività del Palazzo delle Esposizioni, del Macro (sedi di Via Nizza e di Testaccio), de La Pelanda e ( perchè no?) dell’Ara Pacis.
Quindi le Biblioteche? Quale progetto? Quale alleanze?
Paola Gaglianone, Daniela Picconi, Christian Raimo, Marino Sinibaldi, in zona Cesarini, hanno espresso convinzioni e avanzato proposte, ma il tempo è scaduto.
Si vedrà.
Si farà.
Chissà.