Le parole non si processano, si liberano incontro con Erri De Luca
Partendo dall’assioma inedito che al mondo c’è più SUD che NORD e approdando al conseguente corollario che il Nord altro non è che una sfumatura del Sud, De Luca ha sintetizzato nel baccalà l’unico apporto cultural/economic/gastronomico dell’Europa al bel Paese e dintorni.
Brillante e incontenibile nell’annedottica di cui è depositario, ha deliziato il pubblico di PiùLibriPiùLiberi con S.Gennaro vulcanologo di lungo corso come attestato dalle riconosciute capacità di bloccare le eruzioni vesuviane.
Ingiustamente destituito per non aver saputo arrestare nel 1799 l’entrata dei Francesi in Città e per questo tradimento sostituito con sommo scuorno dai Borboni, rientrati in Napoli, con S. Francesco da Paola, santo calabrese che, ignaro di fronti lavici, nulla seppe operare segnando l’immediata sua destituzione e il reintegro trionfale di S.Gennaro.
Cose che tutti sanno, essendo Napoli costruita sul tufo e col tufo, materiale poroso, permeabile ad ogni sorta di chiacchere visioni e persino fantasmi, più numerosi che in un castello scozzese, come testimonia la figura dell’ assistito presente in ogni famiglia a interpretare apparizioni e predizioni.
Stemperati nell’ironia i racconti familiari legati ai bombardamenti su Napoli durante la seconda guerra mondiale, evocati con il ricordo della madre in atletica corsa verso il rifugio ad accapparare un “buon posto” per la famiglia come raccomandato dalla nonna più lenta e confusa dalla sequela di allarmi e cessati allarmi.
Belli i ricordi legati a Lampedusa, alla sua eroica popolazione, alla sindaca Nicolini, che per esplicita richiesta di De Luca sarà prossimamente a Bruxelles con lui nell’arduo tentativo di sabotare l’indifferenza dell’Europa verso il Sud del mondo.
Sulla TAV poche parole: non si farà.
Per mancanza di fondi.
E tanto basta.