Non vanta la longevità delll’azienda dei Ricasoli, ma la Ditta Santarelli si candida a pieno titolo ad essere inserita nella Family Business, la prestigiosa rivista americana che cura la classifica planetaria delle aziende di proprietà familiare
Era il il 5 Marzo 1914 quando si costituiva in Amatrice la
“Ditta Berardino Santarelli & Figli”,
da allora, con pertinacia sperimentazione creatività valide collaborazioni,
l’attività è cresciuta affermandosi in Italia e all’estero,
vanto dell’imprenditorialità italiana e marchio di qualità e successo
A 100 anni esatti la Famiglia Santarelli omaggia la Città, scenario ed epicentro della sua attività, con un’attenta ricostruzione documentaria, che sbobina piccoli e grandi avvenimenti attraverso i materiali dell’Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma:
Vero Alfredo, Antico Caffè Greco, Babington’s, Bedetti, Bertoletti, Caleffi, Fassi, Giolitti, Stilo Fetti, Tebro, Vini&Olii
Dalla gigantesca grattugia del ristorante, al registratore di cassa, dai capi rimasti invenduti, come lo spettacolare “intimo” di Tebro, allo storico bancone in marmo di uno dei negozi dei Santarelli, smontato e rimontato in (bella) mostra
Mentre nuvole nerissime di guerra si addensavano sull’Europa, Roma testimoniava attraverso la moda, il cinema, lo sport
l’aspirazione (non sempre andata a buon fine, vedi sventramenti), a divenire una Capitale europea senza perdere il suo specifico culturale
A testimoniare la vitalità artistica della Città oggi e l’interesse della Famiglia alle Arti
i lavori di
Massimo Attardi, Lidia Bachis, Natino Chirico, Marco Tamburro
Nell”affollatissima serata, sotto il più bel cielo terso e immenso che Roma potesse sfoggiare, nella Grande Aula dei Mercati di Traiano sono riecheggiate le note
di Igor Stravinskij, Claude Debussy e Alberto Savinio, in novecentesca sintonia
L’esecuzione del concerto, affidata alla sensibilità e maestria tecnica del maestro Sandro De Palma, è stata una perfetta colonna sonora dell’evento
Peccato che gran parte del pubblico non fosse quello della Wigmore Hall londinese, nè del teatro della Città proibita di Pekino o dell’Auditorium di Zehn Zougou, ove con successo il Maestro si è esibito,
Vuoi per l’euforia della selezionata degustazione dei Vini di Casale del Giglio, vuoi per le deliziose suggestioni della Cucina Romana preparate dallo chef Alessandro Circiello, molti hanno scambiato l’Aula per il set di una scena di massa de
La grande Bellezza.
Ignorando le sollecitazioni degli organizzatori hanno continuato nel loro assordante blàblàblà e in nevrastenico peripatetico movimento su e giù per le antiche scale, senza arrendersi neanche agli spari della pistola previsti, a prescindere, dallo spartito di Savinio
http://www.mercatiditraiano.it/mostre_ed_eventi/mostre/roma_1914