Quale miglior sponsor per la campagna di UNICEF contro la malnutrizione??
Chi meglio di lui, insofferente ad essere trasformato in monumento di se stesso (ringraziamo la Madonna di Loreto e il suo buon senso),
può rappresentare un mondo migliore e assolutamente possibile, a portata di mano anche grazie ai 150 esperimenti portati a termine durante la sua missione, relativi ad una
dieta in grado di contrastare il decadimento di calcio nelle ossa e la messa a punto di una tecnica Scan della colonna vertebrale,
che, grazie ad un piccolo macchinario portatile, è in grado di effettuare diagnosi nelle zone più isolate e deprivate del mondo, Africa in testa?
L’Astronauta più adrenalinico, clikkato, fashionista, disponibile, intuitivo, cooperativo, geniale,
popolare e probabilmente popperiano,visto il suo ribadito credo nell’umanità,
dallo spazio e più recentemente dall’ASI di Roma , vola alto e fa volare altissimo il bel messaggio umanitario.
Parmitano, e noi con lui, sappiamo bene di non vivere nell’Atene di Pericle, aperta allo straniero e quindi al mondo, evocata dall’OpenSociety di Popper.
Ma forse proprio per questo hanno tanto colpito i ripetuti appelli dalla ipertecnologica ISS a considerare l’irripetibile unicità del nostro pianeta senza confini, palpitante di bellezza e di progresso umano, che dovrebbe suggerire un mondo aperto non solo alle merci che porta lo straniero, ma anche alle idee, ai valori, ai comportamenti altri.
Buona vita e buona Campagna Unicef, Luca.