Disarmanti e disarmate Cate e Luna, uscite dalle pagine del libro di Sergio Atzeni ” Bellas Mariposas”, se ne vanno in giro a raccogliere premi cinematografici.
Ultimi in ordine di tempo tre importanti riconoscimenti al “Bari International Film Festival”, che, dopo il premio “Schermi di qualità” della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e il “Big Screen Award” al Rotterdam International Film Festival 2013, consolidano l’apprezzamento della critica e del pubblico.
Il premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista è andato ex aequo a Sara Podda e Maya Mulas, in gran tiro e hollywoodiana mise noir.
Piccole dive crescono in fretta.
Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura a Salvatore Mereu, che, sulla stessa lunghezza d’onda etica ed etnica di Sergio Atzeni, ha messo in scena Bellas Mariposas
Premio Giuseppe Rotunno per la migliore fotografia a Massimo Faletti, che ha ritratto Cagliari senza indulgere in scontati vezzi retorici cogliendone l’essenza glocal.
Tra i palazzoni fatiscenti, i bastioni polverosi, l’orrido maleodorante condominio, la tromba delle scale di dantesca perdizione, che le protagoniste attraversano per sottrarsi allo squallore quotidiano, si insinua il mare.
” Dovevo nascere pesce, quando nuoto mi dimentico di tutto” pensa la protagonista.
Anche gli spettatori, immersi con lei nell’acqua limpida del Poetto.