Parole d’ordine tanto forti quanto irrealizzate da tempo immemore destagionalizzazione e delocalizzazione.
Se lo ripetono come un mantra, in questa quarta edizione della manifestazione, le centinaia di sellers, buyers, tour operators accorsi e accolti cordialmente nell’ Ex Convento dei Cappuccini Chiesa S. Maria degli Angeli, a Bosa, ove la leggendaria Marchesa di Malaspina, testimonial di femminicidio d’antan, ancora vaga nel suo bel castello,
Il lento suggestivo fluire del Temo riporta allo scorrere delle stagioni e alla necessità di innovare/potenziare le modalità di accoglienza dell’Isola, investita da antichi e nuovi problemi legati ai tempi e alla sua insularità, croce e delizia della sua specificità.
Nessuna località meglio di Bosa, tra Limbara Marghine Planargia Sulcis Inglesiente, può offrire al visitatore il panorama completo delle potenzialità di Turismo Attivo della Sardegna: natura incontaminata perfetta per cicloturismo, trekking, arrampicata, nordic walking, equitazione, nuoto, diving, vela, golf.
Per non parlare delle tradizioni millenarie da scoprire nelle campagne, nei borghi, nei musei, nelle chiese, nelle feste tradizionali, a tavola ( do you know MALVASIA?)
Ottima l’iniziativa proposta dal BITAS di Bosa che propone tre seminari aperti anche alle Scuole e agli amministratori degli enti locali, a sottolineare come la grande riscoperta della Sardegna debba avvenire attraverso nuove diffuse consapevolezze.
Imperdibili gli educational tour, che tra mare monti campagna, sotto lo sguardo dell’avvoltoio Grifone, offriranno ai partecipanti una carrellata di nutrimenti per il corpo e l’animo.
http://www.bitas.sardegna.it/