Tamman Azzam
spalanca orizzonti di speranza sui ruderi della guerra con una potente operazione di sintesi.
Punta sull’universo edonistico del Bacio di Klimt, col suo portato di trionfo della vita, per bypassare le immagini di distruzione e sottolineare il valore intrinseco dell’Arte, in grado di imporsi anche al di fuori di spazi circoscritti e deputati.
L’elaborazione digitale dell’onirico collage del sirianoTamman Azzam, che ha scatenato l’entusiasmo nel mondo di Twitter, s’impone poeticamente sull’orrore del contingente.
L’Artista, fuggito un anno fa dalla Siria per evitare il servizio riservista nell’esercito, dice “non avrei potuto tenere nelle mani un fucile”.
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