Hôtel de Ville, Paris
18 septembre au 15 décembre 2012
Con scontrosa condiscendenza Parigi squaderna al pubblico l`omaggio, declinato in non meno di 800 pellicole, che Hollywood le ha tributato da quando e` nato il cinema.
Si precisa subito, nella presentazione, quanto ingenuo entusiasmo e suprema broccolinaggine animi i volenterosi estimatori d`oltre oceano cosi`spesso soggiogati da valori louches, inclini a vieti clichès, affamati di Storia.
Insomma si, grazie tante, ma quanta improvvisazione nel ricostruire i quadri storici, quanta melensaggine nelle commedie sentimentali, che dipendenza da banali luoghi comuni!
Cosi` Parigi ospita con la mitezza dell`indulgenza documenti filmati, cartacei, fotografici, trailer di ogni epoca, ma prende le distanze da rotear d`occhi, mossette du muet, can-can e mutande esibite, polpettoni, coreografie in punta di tour Eiffel (sia pur eseguite con diligente professionalita`da Leslie Caron e Gene Kelly), polizieschi e cartoni animati.
Comunque tutti omaggiati in triplice gigantesco schermo senza soluzione di continuita`.
Hollywood ama Parigi, set spettacolare, fonte di ispirazione e di evasione, e Haussmann e`il suo scenografo preferito, tanto da ricostruire negli Studios, con vero titanismo americano, scorci urbani spettacolari e icone ambientali made in Paris.
La Città, ammette il Curatore, in uno slancio di sincerita`, massimo per chi non ci ha mai messo piede, ha incarnato la quintessenza dell`eleganza, la disinvoltura, la modernita`, la Cultura.
Una citta` ideale, immaginaria, quella che Hollywood ha esportato nel mondo, piu` il riflesso di certe aspirazioni americane e non solo, che ha pero` soppiantato, nell`immaginario collettivo, la vera Parigi.
Folgorante battuta di Lubitsch:” Ci sono 3 Parigi: quella della MGM, quella della PARAMOUNT e quella della Francia”.
La Parigi Paramount e` la piu` parigina delle tre!”.
Qualche parola di ammirazione giusto per la grazia di Audrey Hepburn, che comunque, non si manca di sottolineare, e` squisitamente habillés con abiti (in mostra), rigorosamente Givenchy.
E poi, vabbe`, si` grazie di aver utilizzato attori e tecnici francesi.
Che dire?? ” Nous aurons toujours Paris!!!” ( da Casablanca, Humphrey Bogard a Ingrid Bergman)