Musica sulle Bocche 2012
Chiesa Parrocchiale, h.20
S.Teresa di Gallura
Le launeddas dei Tangianu fanno volteggiare gli angeli del coro di S. Vittorio
Lontani lontanissimi i tempi in cui “… dans tout les villages du Campidano les jeunes gens se cotisent pour salarier un joueur de flûte, afin de danser le dimanche…..”Alberto La Marmora: Voyages en Sardaigne de 1819 à 1825 – Cagliari.
Dante Tangianu, a dispetto dell’acustica della chiesa che ha privato i presenti degli interessanti ragguagli tecnici e storici relativi agli strumenti, e in controtendenza con la leggendaria ritrosia dei suonatori sardi a fornire indicazioni relative alla tecnica del suono persino ai loro allievi, si è prodigato con il figlio Roberto ad illustrare le peculiarità musicali delle launeddas e dei contesti ambientali e storici che le hanno prodotte.
Hanno fatto notare come, all’interno di un’ unità stilistica complessiva ripetuta all’infinito, le nodas si sviluppino liberamente rispondendo al principio della continuità tematica, in omaggio all’ estetica della coerenza musical-emotiva, oltre che all’utilizzo di diversi tipi di launeddas.
I brani del repertorio musicale, in un crescendo di intensità ipnotica, hanno rievocato l’atmosfera di veglie, serenate, nozze, liturgie, processioni, sagre…
Veri giocolieri del suono, i Tangianu hanno dato prova della versatilità tematica dello strumento eseguendo financo un suggestivo arrangiamento di Non poto reposare molto coinvolgente.