Marco Baliani è uno che di teatro di narrazione se ne intende, pertanto l’aspettativa sulla trasposizione della sinfonica complessa perfetta ottava ariostesca in narrazione e rappresentazione orale era carica di tante buone promesse.
Poche mantenute.
Accorsi seduce con la sua accattivante spontaneità e, forte della popolarità che lo sostiene, gestisce con disinvoltura la situazione teatrale, giocata sull’ alleggerimento del testo incardinato sulle storie d’amore, che incessantemente si ripropongono nel testo.
Nel complesso ruolo che lo voleva attore e narratore, o meglio “‘narrattore” secondo il felice neologismo di Pier Giorgio Nosari, Accorsi è stato efficace nel cogliere la cantabilità del testo ma poco incisivo a scandagliare il dramma, ove la pazzia di Orlando resta qualcosa di superficialmente spettacolare.
Fedele alla sua insofferenza per la complessità scenografica e tecnica, decisamente agli antipodi dello storico allestimento firmato da Luca Ronconi nel 1969, Baliani si è avvalso di una semplice scenografia e si è affidato al fascino della voce di Nina Savary e alla sua grazia gestuale, per evocare suoni musiche e suggestioni.
Ma sovvertire il titolo non basta.
One thought on “FURIOSO ORLANDO con Stefano Accorsi e Nina Savary – Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 16 al 26 febbraio(ballata in ariostesche rime per un cavalier narrante)”
Una colorata e divertente rivisitazione del’epico racconto c rappresentata con sapiente eleganza e intelligente ironia.un grande Spettacolo sicuramente da vedere più volte!veramente una gran coppia di attori!!