Erano tanti i ragazzi e le ragazzine innamorati di Goliarda che ieri sera hanno prolungato la presenza della Scrittrice su questo pianeta, rispondendo all’augurio dell’ incipit originario dell’Arte della Gioia.
Indiscutibile il merito di Giovanna Provvidenti che, con la felicità e la pazienza del rabdomante, ha saputo ricostruire l’ impetuoso amor mundi di Goliarda, celato dietro l’apparente fragilità della sua indole.
Ospite d’onore emozionato/emozionante il grande Citto Maselli, che ha voluto condividere il suo specialissimo kairos con i presenti, rivivendo la folgorazione del primo incontro con Goliarda, il fantasioso iniziale menage, i rapporti con la dirigenza del PCI (presente al gran completo al funerale della straordinaria madre di Goliarda, Maria Giudice che aveva condiviso il carcere con Terracini); l’ammirazione non sempre lineare di Visconti per le capacità artistiche di Goliarda, transfuga dall’ Accademia di D’Amico, intensa interprete di Pirandello.
Raffinata appassionata d’arte, sensibile conoscitrice dell’animo umano, colto nelle pieghe di affetti tiranni spesso contraddittori spesso familiari, con particolare riguardo all’infanzia non infrequentemente vessata in nome di un discutibile senso dell’amore ( vedere le pagg. dell’Arte della gioia, relative alle considerazioni della protagonista Modesta rispetto all’amore ricattatorio della madre putativa).
Ha piacevolmente concluso l’incontro uan performance multimediale scritta a più mani da M.Arena, G. Providenti, A Salomon, con il cantastorie L. Di Pino e l’attrice Lydia Giordano.
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