Festival del Cinema di Roma.
0,0001% .Tante le probabilità che Patrick , l’ottimo Benoit Poelvvorde, possa trovare alloggio nel sesto arrondissement.
Ancora più ridotte le opportunità di entrare nel sofisticato salotto dell’algida Agathe, cui presta sembianze e allure la straordinaria Isabelle Huppert, in noioso annoso menage coniugale col fascinoso André Dussolier.
E invece eccolo lì, questo homeless perennemente alla ricerca di sesso e di casa, ove collocarsi con il figlio adolescente, per sfuggire ai servizi sociali, che giustamente lo tallonano, perfettamente a suo agio a dir la sua, con primitiva vulcanica spontaneità che scardina borghesi convinzioni e convenzioni, sull’arte concettuale e gli equilibri emotivi, il vino, il vitto, tutto.
Mentre universi i più diversi possibile entrano in collisione con esiti di irrefrenabile comicità, i figli rafforzano la loro amicizia a scuola, davanti ai videogames, con la forza della loro intelligenza ( decisamente più brillante, per causalità cieca (?) del destino, nel piccolo proletario).
La vicenda si snoda con felice leggerezza, solo verso la fine prende un pò la mano alla regista Anne Fontaine, ma è nel complesso veramente molto godibile.
http://www.cinefil.com/film/mon-pire-cauchemar-2/bande-annonce