Un’ immersione in apnea nel più classico dei mondi western, che conferma l’ inesauribile voglia di ricerca e di sperimentazione dei Coen.
Emerge in pieno la loro capacità di rappresentazione e di costruzione dei personaggi, anche rispetto al film di Henry Hathaway, che pure valse nel 1969, l’Oscar alla carriera al suo protagonista, John Wayne.
Tutto ruota attorno ad una singolare quattordicenne alla ricerca dell’assassino del padre. Erede di Calamity Jane e, senza carinerie, di Rossella Hoara, tutta sola, con lucida dialettica trova -convince -assolda il vecchio Rooster “Grinta” Coghurn, splendidamente interpretato da Jeff Bridges.
Potrebbe essere un inno alla determinazione, alla cultura, alla giovinezza, alla femminilità, quanto necessari di questi tempi ognun può giudicare…La tenuta del ritmo filmico inchioda gli spettatori per la veemenza scenica e l’assoluta mancanza di moralismo.