Si sa che far figli è più naturale che progettuale.
E’ quel che sperimentano Burt e Verona, quando si scoprono in attesa di un bebè.
Coppia carina come tante, per niente trasgressiva, lavoro precario come impone l’attuale mercato del lavoro.
Con una certa svagatezza dettata dai tempi, poche certezze, genitori insofferenti di ruoli nonneschi, i due, come giusto e ancor più necessario, constatata la loro insufficienza a gestire la prossima genitorialità, si lanciano on the road, da Tucson a Montrea, alla ricerca di una mitica società di mutuo- esemplar soccorso.
Il film vive di questi tentativi, almeno sei.
La simpatia del Regista per la coppia è palpabile e va crescendo ogni volta che i modelli scelti disvelano la loro reale drammatica incoerente insufficienza.
Misericordiosamente i due non si arrendono e troveranno come tutti le necessarie risorse interiori per accogliere il piccolo in arrivo e impostare la loro vita.