” Il mio sogno?
Concludere la mia vita il più rapidamente possibile, lontano dalla pietà affettuosa e lontano dal dolore che non sopporterei”.
Così uno dei padri del cinema italiano ha concluso la sua vita in perfetta coerenza, dirigendo se stesso nel suo ultimo film e lasciando quanti l’hanno amato, interdetti, a riflettere.
Mario Monicelli era un uomo di impegno civile e sociale mai ostentato, che insisteva perchè i giovani tutti facessero qualcosa per cambiare le cose.
Possedeva innate l’ironia e l’arguzia del toscano, insieme a quel pizzico di cinismo che esibiva come un vezzo e che malcelava la sua larga umanità e la sua malinconia di fondo.
Non avrebbe potuto essere diversamente il maestro della Commedia all’italiana e l’interprete attento e amaro della commedia umana che guardava con occhio acuto e con il distacco che appartiene ai grandi.
“Andatevene via tutti che ho da morire “. E’ la frase pronunciata da Philippe Noiret in Amici miei.
Questa frase assume oggi un senso poeticamente amaro e desolante.
Per Mario Monicelli – Ornella Valitutti