MERCOLEDI’ 6 OTTOBRE ore 18.00
Riccardo STAGLIANO’, Grazie, Edizioni Chiarelettere
introduce Bia Sarasini
Mentre , ultimi in Europa, ci avviamo a diventare una società multietnica, emerge chiaramente, e il suo straordinario saggio lo sottolinea, la nostra incapacità di concepire come uomo anke il non-occidentale.
Essenzialmente per la maledetta paura di perdere privilegi e con l’incubo di un inevitabile declassamento.
Per questo trovo che bene ha fatto ad impostare il suo lavoro non su considerazioni sentimentali, non sul cuore ma come dire sul bancomat , fondandolo sulla lapidaria informazione che” l’esercito invasore”, gli extra comunitari non sono più del 7% della popolazione ma producono circa il 10% del Pil.. ….quanto basta per pagare le pensioni.
Tuttavia, uscendo dalla metafisica dei numeri, quel che più mi ha colpito è stata la sua capacità di immedesimarsi nei vissuti altrui e cogliere, per citarla, “ il sorriso mansueto della disperazione” rimandandocelo empaticamente.
Le chiedo:
nella difficile arte di pensarci non come italiani o marocchini, francesi o senegalesi etcetera, quale ruolo ritiene dovrebbe assumere un rilancio della cultura umanistica, sola in grado di favorire, come strumento di identificazione con l’altro, l’immaginazione narrativa che Lei ha saputo così efficacemente utilizzare nel suo saggio?
In altre parole come potremo ritornare al modello socratico di autonomia del pensiero fuori dalle gabbie acritiche dell’informazione televisiva e della disinformazione politica?