Il saggio di risulta nel suo complesso una lettura interessante e utile per chi voglia rendersi consapevole dei molteplici aspetti del nostro reale.
Quasi un manuale per districarsi tra le maglie delle idee dominanti e delle contraddizioni della nostra società.
Molti i richiami ad autori antichi e moderni che stimolano il lettore a ulteriori approfondimenti.
Particolarmente importante ritengo il capitolo sul mito dell’amore materno, che è una radiografia della famiglia di oggi, dei ruoli psico-sociali dei suoi componenti, delle dinamiche che si scatenano nel suo interno,ove la mancanza d’amore pare per Galimberti essere la causa delle profonde dissonanze e di tragiche realtà.
Trovo alcune parti dell’opera molto centrate e convincenti, specialmente quando affronta i cosiddetti miti individuali. Tuttavia, andrebbe segnalato che nell’individuo questi miti ” rassicuranti” sono generati dalle informazioni che egli riceve dall’esterno. Ne consegue che per rinunciare alle idee-mito e aprirsi alla crisi di questi miti occorre mettere in discussione le informazioni che riceviamo. Difficile! Diverse devono essere le considerazioni quando l’autore affronta i cosiddetti miti collettivi. In questo ambito il filosofo-psicologo,pur con dovizia di colte citazioni e di argomentazioni, privilegiando un processo di analisi puramente razionale, omette di considerare il valore conoscitivo delle sccienze dell’uomo quali la sociologia, la psicologia sociale, l’antropologia,ecc. quali referenti dei fenomeni collettivi analizzati.
Ho alcuni dubbi circa la critica che Galimberti fa del “tecnicismo” considerandolo un aspetto negativo dei tempi .Per fare qualche esempio, i problemi riguardanti il consumismo, la sicurezza,l’organizzazione dei servizi per la salute,per l’istruzione,ecc. possono trovare una soluzione solo ricorrendo alle conoscenze scientifiche di riferimento.
Le idee non c’entrano niente; spesso si confondono con le opinioni che sono la preistoria della scienza,cioè quello che si pensa su un certo fenomeno senza averlo studiato,ma solo per sentito dire.
Il libro è però penetrante e scientifico sul piano dei miti individuali dove ricorda una precedente tesi esposta da Erich Fromm in ” Fuga dalla libertà”.
Maria Sofia
One thought on “I miti del nostro tempo – Galimberti – Maria Sofia”
Per Galimberti ho un debole…… Anche se mi rendo conto che a volte e’ difficile seguire le sue dissertazioni sociologiche.
Simona grossi